Una parte di me freme all'idea di tornare in Asia - l'altra invece vorrebbe restare qui, in Occidente.
Penso all'Asia come si pensa ad un'amante, una donna amata che non si riesce a dimenticare, una donna con cui troppe sono le cose rimaste in sospeso, ed insieme alla quale ci sono ancora tante cose da fare e da condividere. Puntualmente ogni volta vado via, ma qualcosa di mio resta sempre lì.
Nel ricordo per lo più i momenti felici vengono a galla e la mia mente gioisce nel navigare in questo mare e nonostante i momenti difficili e cupi che pure ci sono stati, il mio essere resta proiettato verso l'Asia. Ed invano cerco di convincermi che è lontana, troppo lontana per poter tornare, e che la mia vita continua a 1000 miglia di distanza: una parte di me non si è mai mossa, è rimasta lì.
Ma tuttavia l'altra parte di me è tornata ed al ritorno felicemente ha abbracciato la sua terra e la sua cultura. Oriente ed Occidente sembrano non riuscire a trovare un'unità in me ed io sembro destinato a vagare tra l'uno e l'altro mondo, tra l'una e l'altra mia parte.