Il concetto di zoo esemplifica perfettamente l'atteggiamento dell'uomo bianco nei confronti della natura e delle cose che lo circondano.
Lo zoo è un posto ordinato, razionalizzato, diviso a seconda delle varie tipologie, in ossequio alla necessità imperante di catalogare. Ogni classe, a sua volta, è suddivisa in specie, di cui possiamo ammirare ogni esemplare come annunciato dal cartellino che campeggia in bella mostra sulla sua gabbia.
L'uomo bianco - e qui la mia immaginazione me lo ritrae in pantaloncini, a torso nudo - si limita a passeggiare intorno a queste gabbie, mangiando pop-corn e tirandone un po' all'oggetto della sua visita, gradito commensale per il fiero pasto. Questo è esperire la natura, questo è Erlebnis!
Tuttavia niente è immune a questa logica ed è così che questo concetto si rivela valido anche nei confronti della cultura (un museo è uno zoo impolverito ed inanimato) e dei popoli altri, quegli stessi che una volta l'uomo bianco considerava alla stregua di bestie e che oggi chiama con disinvoltura "partner commerciali".
Bali - ma solo alcune sue aree, fortunatamente! - esemplifica bene il concetto di zoo di cui sopra. L'uomo bianco varca oceani ed oltrepassa continenti per aver un contatto reale con questo zoo e, certamente, è benvenuto! Egli può assaporare un pizzico di vita balinese facendo un'escursione pomeridiana fuoriporta, ma perlopiù preferisce percepire l'esotico attraverso le sbarre del suo hotel o tuttalpiù all'interno del grande recinto di un luogo "turistico", predisposto dagli stessi balinesi per quest'uso.
Ma dov'è la gabbia? E cosa racchiude la gabbia? I balinesi o l'uomo bianco? Si direbbe entrambi! Sembrerebbe che Bali sia il modello perfetto di zoo, con tanto di parco giochi (Kuta), dove tuttavia non mancano intrattenimenti di livello culturale, finanche spirituale (Ubud).
E tutti sono contenti! Gli occidentali esperiscono l'esotico e i balinesi fanno quattrini!
Questa è la prima volta che ho avvertito, qui in Indonesia, un odio latente tra i bulè (i bianchi) ed i locali. Ma fortunatamente l'Indonesia, Bali inclusa, è un'altra cosa.
1 commento:
back to the impression from venice -
the signs know
where the ducks need to go
''
from 'tourist industry' point of view i would place the sights, the locals, the ceremonies etc in the cage and white man with their guides and l-planets hanging around them, and still there are iron gate between the 'real' (in the cage, 'the local') and them.
but there is another level, more anthropological, where you can imagine those bules also as an object of study, place them into cage and see them analytically from distance.
most probably, as also we experienced, you can find best examples of bali in crazy fancy kuta or glam-spiritual ubud :)
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