mercoledì 16 marzo 2011

La morte a Bali



Assistere ad una cremazione è stata un'esperienza decisamente forte. Vedere i corpi morti, verdi, di un verde-grigio innaturale, è stato triste oltre che orribile. La maggior parte delle persone lì convenute sembrava indifferente, anche se c'era pure gente che piangeva. Chissà che effetto gli ha fatto vedere il corpo del loro caro in quello stato e subito dopo arrostito, come il BABI GULING, la porchetta balinese!
Davvero un'esperienza forte... In Europa raramente si vedono cadaveri e scene così cruente. Di certo gli europei hanno paura della morte, mentre i balinesi no...

Subito dopo ho pensato al combattimento dei galli, altra cosa tipicamente balinese. I galli balinesi fondamentalmente combattono per la vita: gli viene legata una lama tagliente ad una zampa, ed l'incontro si conclude con la morte (e con materiale utile per cucinare un ottimo AYAM GORENG!). Anche il combattimento di galli a Bali è uno spettacolo cruento, con spargimento di sangue in abbondanza. Sembra come se i balinesi avessero bisogno di questo tipo di forti emozioni, come se i loro Dei gliele richiedessero. Ed è una cosa che contrasta fortissimamente con il loro essere placidi, calmi, amichevoli e finanche sfaticati!

Tuttavia vi
è da dire che i balinesi sono dei grandi donnaioli, ma questa sembra essere una caratteristica nazionale! Forse l'amore, in quanto emozione forte, rientra nel novero delle sensazioni che un balinese esige dalla vita: la calma piatta e poi, all'improvviso, la fiamma della passione che tutto brucia in poco tempo con una forza devastante, il corpo del defunto nel rituale di cremazione, la frenesia della musica del gamelan, l'effimerità dell'amore.

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