venerdì 25 marzo 2011

Mama Jero

























Quando ho detto a Mama Jero che stavo per partire, lei ha pianto. È successo anche la scorsa volta, ma questa volta è stato più intenso. Ha pianto tanto, a lungo. Non so se voi che leggete potete capire, ma mi sono sentito come un ladro. Un ladro che però è spinto dalla necessità di dover fare quel che sta facendo... Che tuttavia non è una giustificazione.

Mi sono sentito un ladro perché ho preso tanto e non so quanto ho dato, ma questo non importa perché se avessi dato tantissimo, pure avrei preso di più. Ho preso le lacrime di Mama Jero.

E mi viene da pensare: perché l'amore fa sempre male? Credo che lei abbia pensato: "Non andare via, ti do tutto il mio amore, di cos'altro hai bisogno?" Ma non è stato così, di qualcos'altro avevo bisogno. Di qualcos'altro si ha sempre bisogno. E si fa soffrire.

Dopo che Mama Jero ha pianto, è andata via, è tornata a casa, senza salutarmi, come se avesse voluto cancellarmi dalla sua vita. Mi ha lasciato dentro una tristezza infinita. Tuttavia non potevo fermarmi, dovevo andare. Ho salutato Papa Jero e lì non sono riuscito a trattenere le lacrime. Allora lui mi ha abbracciato e mi ha detto di non essere triste perché non possiamo stare insieme per sempre a tutte le persone a cui vogliamo bene.

Dunque sono partito, con la promessa che sarei tornato a trovarli.


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